Un'autobiografia fatta di pagine acute e divertenti, proprio come lei, in cui la Hack ripercorre la sua vita al ritmo di una pedalata in bicicletta: dall'infanzia fiorentina agli anni dell'università, dal rifiuto di aderire al fascismo all'esperienza della guerra, dall'amore per il marito Aldo - grande amico d'infanzia - ai viaggi, dalla passione per sport alla folgorante carriera scientifica. Fino agli ultimi capitoli, quelli civili, in cui Margherita descrive il suo impegno culturale e politico, affrontando i temi che le stanno maggiormente a cuore: il dibattito sul nucleare e l'attenzione verso l'ambiente.
Un libro che nasce per parlare ai ragazzi, ma spiega l'universo anche agli adulti. Curiosando tra stelle, costellazioni, pianeti e galassie, Margherita ci racconta l'avvincente storia dell'esplorazione dell'Universo, per scoprirne l'evoluzione e imparare a orientarsi nel cielo con semplici attività di osservazione all'interno dell'Osservatorio Virtuale.
L'astrofisica si confida con acume e impertinenza; a noi "fratelli di zuppa", nati insieme a lei da quella primordiale esplosione di particelle, ricorda l'importanza dei principi che hanno guidato la sua vita: l'etica del lavoro, l'ostinazione, l'impegno civile e morale, la fiducia in se stessi e nelle proprie idee. Testimonia la sua partecipazione civile alle vicende della società italiana, ripercorre con la memoria la sua straordinaria avventura intellettuale contro corrente, e gli "scompigli" che non ha mai smesso di provocare.
Un dialogo per ripercorrere nodi essenziali che riguardano lo sviluppo della scienza in sé e i rapporti della scienza con gli altri saperi. Margherita Hack dà conto degli sviluppi della cosmologia e della nostra conoscenza dell'universo, ove continuamente si susseguono nuove scoperte, tra le più recenti quella relativa al bosone di Higgs. Affronta poi i rapporti, a volte burrascosi, tra scienza e religione, rivendicando con coerenza la possibilità e l'urgenza di un'etica laica. Il volume tratta anche le relazioni più ampie che riguardano la scienza e la società: i rapporti tra ricerca scientifica e democrazia, lo stato dell'università italiana, la "fuga dei cervelli", il problema irrisolto delle due culture.
Con il piglio deciso e traboccante di passione che la caratterizza, la professoressa Hack si ribella all'indolenza e alla rassegnazione di un'Italia che, invece di crescere in capacità e cultura sembra stia tornando indietro nell'oscurità di un dogmatismo religioso e di uno Stato incapace di progredire. Un pamphlet combattivo che, metodo scientifico alla mano, ci restituisce una precisa ed impietosa analisi sui mali della non ricerca in Italia.
Astrofisica, divulgatrice scientifica, scrittrice, Margherita Hack si è spenta a Trieste il 29 giugno 2013. Aveva 91 anni. Ha diretto l'osservatorio astronomico di Trieste per più di vent'anni e ha insegnato astrofisica per metà della sua vita. Animalista, vegetariana, amante della bicicletta, atea convinta, ha pubblicato molti libri in cui racconta la storia dell'universo e la sua visione del presente, con le contraddizioni che da sempre legano la scienza e la fede.