Abitacolo

Un agente segreto, al termine di una missione tortuosa, stende un memoriale. Il suo nome - scrive - è Tarden. Ha lavorato per la più potente organizzazione spionistica del governo, che indica semplicemente con la parola 'Servizio'. Ora sta fuggendo. E' riuscito a cancellare dai dossier e dalle registrazioni ogni traccia della sua presenza e si aggira liberamente nel mondo contemporaneo, in cerca di avventure e intrighi. Tarden è un uomo dalle caratteristiche contrastanti, al tempo stesso ricchissimo e misero, vendicatore e salvatore, giudice e imbroglione, guida e passeggero di un viaggio notturno diretto alla fonte di ogni incertezza. Durante i suoi vagabondaggi viola la vita degli altri, costringendoli alla complicità in imprese travolgenti e intricate. Il suo raggio d'azione tocca coloro che soffrono in silenzio e colpisce gli ingiusti: i primi vengono discretamente premiati, i secondi puniti senza misericordia. Tuttavia, oggetti e persone sono pure immanenze; nulla è prevedibile, se non il caso. Come nella pania dei suoi intrighi rimangono invischiate persone amiche ed estrenee, così il lettore viene colto di sorpresa dalla narrazione. Prima ancora che se ne sia reso conto,già Tarden lo ha spogliato - strato dopo strato - di ogni illusione di certezza, lasciandolo solo in una terra desolata cosparsa dai detriti delle convenzioni più salde: la famiglia, l'amicizia, il sesso, l'amore, la carriera, lo sport, l'arte, la medicina, la proprietà e la giustizia. E il lettore, sogliato di ogni difesa, comprende finalmente il significato della violenza subita: le fortificazioni e l'uomo sono pronte a crollare; la forza deve crescere nell'intimo...

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