Viviamo in un'epoca di estrema mobilità. Mai come in questi anni grandi masse di uomini e donne si spostano giornalmente utilizzando i più diversi mezzi di trasporto. Il viaggio abitato evidenzia nell'evoluzione degli interni di questi mezzi, dall'Ottocento ad oggi, la storia di una progressiva "domesticizzazione" dello spazio del viaggio. Viaggiare diventa nel secolo diciannovesimo un'attività aperta a tutti e a ciascuno nella sua individualità e autonomia. Ciò ha comportato l'insorgere di esigenze completamente nuove nel rapporto con il viaggio, con i suoi strumenti e i suoi spazi. La tendenza a ricreare un ambiente familiare, di tipo domestico, all'interno dei mezzi di trasporto, nasce nelle cabine delle navi, si sviluppa industrialmente nelle carrozze ferroviarie, e conosce il suo apogeo nel più importante surrogato della casa mai inventato dall'uomo: l'automobile. Ripercorrere le tappe di questa tendenza; rivelare le strategie e gli infiniti strategemmi con cui al passeggero viene venduto, insieme al biglietto, un prolungamento del salotto di casa; ridisegnare l'intricata rete degli influssi e delle conseguenze di tradizioni e innovazioni da un mezzo di trasporto all'altro, sono l'ambizioso obiettivo di questo libro unico nel suo genere.