Amore e guerra, eroismo e viltà, aristocratici e cafoni, camorristi, frati e guerrieri: sullo sfondo dei grandi rivolgimenti che segnano i destini del Regno delle Due Sicilie dopo la spedizione dei Mille si svolge un'animatissima commedia umana, al centro della quale si staglia il protagonista, il giovane ufficiale di cavalleria Pino Lancia, l'alfiere. Liberale nell'animo, una volta diventato "soldato del re" - il suo re, l'umanissimo e dolente Francesco II di Borbone - o seguirà e lo servirà sino alla fine, a dispetto di ogni convenienza e utilitarismo, in nome, soltanto, dell'onore. Romanzo di largo respiro e "fuori dal coro", "L'alfiere" offre una prospettiva inconsueta su quel periodo travagliato che è stato il Risorgimento d'Italia, ricostruendone un vivissimo affresco dall'inedito punto di vista dei vinti. Pubblicato per la prima volta nel 1942, quasi valse il confino a suo autore ma in seguito conobbe un grande successo e ne 1956 divenne uno sceneggiato televisivo Rai in sei puntate, con Domenico Modugno.