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Amore lontano. Lettere al gigante biondo (1891-1909) - Grazia Deledda
Amore lontano. Lettere al gigante biondo (1891-1909) - Grazia Deledda

Amore lontano. Lettere al gigante biondo (1891-1909)

Grazia Deledda
pubblicato da Feltrinelli

Prezzo online:
14,50
Prodotto acquistabile con Carte Cultura, 18App e Carta Docente
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Un giornalista, alto, grasso, biondo, arriva a Nuoro dalla capitale per conoscere Grazia Deledda ed è una visita che non sarà mai dimenticata. Sono i primi di settembre del 1891 e Grazia non ha ancora vent'anni. Il giornalista, un poco più adulto, si chiama Stanislao Manca, Stanis per gli amici, e appartiene alla più antica aristocrazia sarda, dei Duchi dell'Asinara. A Roma cerca di farsi strada nella redazione della "Tribuna". Sta intanto preparando per l'editore Sonzogno le dispense delle "Cento città d'Italia" dedicate alla Sardegna e ha l'idea di chiedere a quella giovinetta un breve articolo su Nuoro. Alla lettera del 7 maggio 1891 Grazia risponde con una serie di fotografie e una prosa vivace, aprendo così un carteggio destinato a protrarsi, reciproco fino al primo incontro, poi tenuto in piedi solo da lei con volontà disperata. Sono lettere di grande interesse e bellezza che svelano sogni e ferite tormentose: l'Amore e la Gloria, insieme al senso vivo della propria inferiorità sociale, intellettuale, fisica soprattutto. E il 1896, l'addio è stato dato da tempo: "Ah, non può esserci l'amore dell'anima? Eppure io non vi ho amato per la vostra gigantesca persona!... Dunque perché sono una nana devo tanto patire? Ma è mia la colpa dunque?" (24 febbraio 1894). Di tanta crudeltà Stanis chiede perdono dopo cinque anni di silenzio, alla vigilia del matrimonio che la porta a Roma, quando lui è autorevole critico teatrale della "Tribuna" e lei scrittrice affermata e tradotta.

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