"Non ho ancora trovato l'uomo della mia vita, e comincia a farsi tardi. Appena si decide ad arrivare mi sente. Ah, se mi sente!"
Lucrezia è una donna come ce ne sono tante. Né bella né brutta, colta e brillante ma senza esagerare, che preferisce mal accompagnarsi anziché stare sola. E si lascia inghiottire in un vortice di appuntamenti dall'esito tragico ed esilarante alla ricerca di un uomo quanto meno accettabile, ammesso che ne siano rimasti. I suoi fin troppo probabili tete-à-tete sono un campionario a fumetti di personaggi coi quali tutte, prima o poi, si sono scontrate: il logorroico Gianni, l'indeciso Saverio, Alessandro l'artista maledetto, Beppe l'amico segretamente innamorato, l'appiccicoso Gino, il megalomane Alberto... Lucrezia conquista (i lettori più che i partner) perché è intelligente, curiosa e autoironica come riescono a esserlo solo le donne. Femminile ma senza manierismi o ammiccamenti, caustica e spontaneamente simpatica come la sua autrice Silvia Ziche, la matita più lieve e pungente del fumetto italiano.