In che modo, negli anni della Sinistra storica al potere, la storia del movimento anarchico italiano si intreccia con l'azione repressiva dei vari governi e della magistratura? Attraverso un'ampia documentazione, il volume risponde a questa domanda, descrivendo anche come agiva nella prassi quotidiana il controllo politico sulla magistratura giudicante e come, in poco più di un quindicennio, il reato politico fu trasformato in atto di criminalità comune, perseguibile con molta più discrezionalità dal potere esecutivo.