Giovani e anziani vivono l'esperienza analoga, ma non accomunante, di condividere un medesimo stato di incertezza, che trova ragione in diverse condizioni di partenza ed in opposte motivazioni. I primi, prodotto di un sistema in rapida evoluzione, spesso fortemente contraddittorio, si trovano a dover fare i conti con la difficoltà di strutturare stabilmente la propria personalità; i secondi a doversi confrontare con la crisi derivante da una strutturazione della personalità troppo rigida e/o univoca, non più coerente con i valori attuali. Le fasce di età estreme divengono, allora, non solo categorie a rischio, ma espressione del disagio e del disorientamento individuale e collettivo.