Il 12 aprile 1928 tra la folla che aspetta Vittorio Emanuele III in visita a Milano per inaugurare la Fiera esplode una bomba: venti morti e quaranta feriti il tragico conto dell'attentato. Per quindici anni i vari corpi di polizia indagheranno senza risultato. Attorno alle inchieste si muove un sottobosco di spie, informatori e traditori, uomini dello Stato e ambigui antifascisti, fascisti estremisti e gerarchi corrotti. La strage provoca una lunga scia di arresti e di brutalità, rivelando uno dei lati più oscuri del potere fascista. Ma mostrerà anche insospettabili spazi di indipendenza e di coraggio investigativo, slanci di generosità e di dirittura morale. Attraverso un lungo lavoro di ricerca d'archivio e di paziente ricostruzione degli avvenimenti, l'autore ripercorre la storia delle varie indagini e dei protagonisti facendo luce su una vicenda ancora avvolta nel mistero.
un mistero italiano a tutti gli effetti! avvincente come un romanzo, documentato fino all'ultima pagina
Attentato alla fiera. Milano 1928
Anonimo - 09/05/2009 22:05
4/
5
Ho appena acquistato il libro. Mi sembra interessante e diverso dai soliti mattoni. Io ho un nonno che è stato ferito in quella strage e mi ha sempre detto che erano stati gli anarchici, e non i comunisti. a Milano si parla sempre e solo di Piazza Fontana e dei fascisti, tutto giusto, ci mancherebbe, ma le stragi dell'estreme sinistra?
Anonimo - 29/07/2009 20:17
Anonimo - 09/05/2009 22:05