"Balzac e la piccola sarta cinese è diventato in Francia, a poche settimane dalla pubblicazione, il romanzo che tutti leggevano, consigliavano agli amici, avevano voglia di regalare. La storia è remota, ma parla a ciascuno di noi: perché racconta di come la lettura, grazie alla segreta malia di una misteriosa, preziosissima valigia piena di libri occidentali proibiti, riesca a sottrarre due ragazzi, colpevoli soltanto di essere figli di ""sporchi borghesi"", a svariate torture e permetta anche a uno di loro di conquistare la ""Piccola Sarta cinese"". Così, pur vivendo in mezzo agli orrori della 'rieducazione' i due ragazzi e la Piccola Sarta scopriranno, in virtù di qualche goccia di Balzac (e di Dumas, e di Flaubert, e di Kipling), che esiste un mondo fatto di pura, avventurosa bellezza. Attraversando, nel frattempo, loro stessi rocambolesche avventure: come quando, per vincere la diffidenza del capo del villaggio dinanzi a un oggetto ignoto - un violino -, il giovane Luo annuncia agli astanti sbigottiti che ascolteranno una sonata dal titolo ""Mozart pensa al Presidente Mao""."
Non è male come libro molto delicato, racconta la tragedia in Cina kome fosse 1 soffio!!!!!!!l'inizio non è coinvolgente ma la fine è interessante!!!!!!!
Balzac e la Piccola Sarta cinese
*MissTi* - 15/04/2004 14:19
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Il libro racconta di 2 ragazzi in rieducazione presso un villaggio di montagna ben poco civilizzato....e poi??
I 2 amici sfumano luno nellaltro tanto ke a volte non li si distingue, eppure i due sembrano essere in conflitto tra di loro.
La piccola sarta, ke dà il titolo al libro, è un personaggio marginale e abbastanza stupido, anke se puo sembrare ke riesca a riscattarsi.
Un terzo ragazzo, Quattrocchi, è una semplice presenza di comodo di nessun rilievo (a parte per la faccenda iniziale dei libri ke fa di lui, appunto, una presenza di comodo).
Questa è in realtà una non-storia, nella quale non avviene nulla di interessante e i poki avvenimenti sono gonfiati enormemente in modo tale da cercare di dare un senso allesistenza del libro stesso.
Dai Sijie poteva dunque sfogare la sua frustrazione e la sua indignazione per il trattamento subito dal presidente Mao in un modo diverso. Il libro infatti è forzato, vuoto, il finale poco chiaro e deludente.
Balzac e la Piccola Sarta cinese
Anonimo - 20/01/2004 13:39
3/
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Dovrei dire che questo libro mi è piaciuto, ma che mi sarei aspettata di più... se non fosse per il finale, assolutamnete originale, un vero fulmine a ciel sereno capace di illuminare tutta la storia. Le ragioni per le quali mi sarei aspettata di più sono lo scarso approfondimento psicologico della protagonista, la piccola sarta appunto, che resta sempre una figura enigmatica ed in un certo senso ''lontana'' per il protagonista, e la scarna descrizione dei libri che invece assumono un ruolo così importante per i due protagonisti. Per il resto è un libro davvero delizioso e molto leggibile. Poi, improvvisamente, ecco un finale sfolgorante! Davvero bello, leggetelo! E se vi è piaciuto questo vi consiglio anche: ''I cigni selvatici'' di jung Chang ed. Tea.
Balzac e la Piccola Sarta cinese
Anonimo - 05/08/2003 16:40
4/
5
Un libro molto delicato nonostante alcuni aspetti un po' drammatici del contesto storico! Uno stile letterario apprezzabilissimo! Mi è piaciuto molto, lo consiglio vivamente! B63
Balzac e la Piccola Sarta cinese
Anonimo - 16/09/2002 12:20
3/
5
Molto carino, per niente pesante, tanto che le pagine scorrono senza accorgersene! Delizioso il finale, che ci sottolinea quanto l'essere umano poco si accontenti e miri invece ad essere ( o meglio ad avere ) qualcosa di più. Tamara
Balzac e la Piccola Sarta cinese
Anonimo - 16/03/2001 00:00
4/
5
Questo libro è veramente piacevole! Un inno alla fantasia e alla gioia giovanile.
A mio avviso, quest'opera cinese ma scritta in francese riesce ad unire il meglio delle due culture.
Assolutamente da leggere (cosa che si fa piuttosto velocemente :-)
Anonimo - 23/01/2005 10:36
*MissTi* - 15/04/2004 14:19
Anonimo - 20/01/2004 13:39
Anonimo - 05/08/2003 16:40
Anonimo - 16/09/2002 12:20
Anonimo - 16/03/2001 00:00
Questo libro è veramente piacevole! Un inno alla fantasia e alla gioia giovanile. A mio avviso, quest'opera cinese ma scritta in francese riesce ad unire il meglio delle due culture. Assolutamente da leggere (cosa che si fa piuttosto velocemente :-)