Segreta e appartata, Cristina Campo scomparve nel 1977, nel silenzio quasi generale di una società letteraria che non era ancora in grado di capirla. Oggi critici e pubblico sembrano averla riscoperta, e la sua parabola esistenziale sommessa ma decisiva impone qualcosa di più, che vada al di là dei frettolosi stereotipi. Questa biografia, ricca anche di immagini, raccoglie le poche testimonianze edite e le moltissime inedite e sorprendenti - tratte da lettere, testimonianze e dal preziosissimo e finora sconosciuto diario del padre - sulla più misteriosa delle scrittrici italiane.
Belinda e il Mostro. Vita segreta di Cristina Campo
matteo canale - 15/10/2002 08:22
4/
5
eroismo? non so.
le pagine finali sono crude, splendide e crudeli, come le bellezza deve essere; una lama di metallo nobilissimo, ma a doppio taglio...
vi si racconta di come in tutta furia Zolla e alcuni amici riempissero sacchi con i libri del professore... Cristina Campo non aveva superato quella notte... i gatti smaniavano per entrare nella sua stanza... occorreva sgomberare la casa... del resto Elémir e Cristina non erano sposati... era il dieci gennaio 1977...
poi i verbali, dettagliatissimi del tribunale: una pelliccia, dei libri, i mobili... ma per le carte, infinite carte, della scrittrice nessuna attenzione... perdute... forse gettate dai trasportatori...
una sua amica: vegliavamo vittoria in una stanza, ma Cristina era di là (cristina é lo pseudonimo di vittoria guerrini)...
perdonerete se cito come a memoria, ché davvero mi addolora riaprire quelle pagine...
cristina Campo era un animo poetico, così scrive M Praz, l'immenso anglista, che per le di lei traduzioni da Donne si entusiasmò...
un animo poetico nel senso altissimo del termine... desideroso di perfezione... imperdonabile e delizioso... come non se ne sono visti mai nel novecento italiano...
nella biografia é più volte citata la presenza di Zolla, anche lui scomparso quest'anno. per quel che si sa da altre fonti, qui - indubitabilmente -gli si recano dei torti immeritatio: lo si tratteggia crudele, assente durante la malattia di lei, insensibile alla dissoluzione della sua compagna, incapace di condividerne gli entusiasmi per le battaglie ultime ( una Voce, la liturgia post conciliare)...
sono allusioni di cui Zolla stesso fu amareggiato a lettura ultimata del saggio... ce lo riferisce la Prof. Grazia Marchianò, sua ultima impareggiabile compagna... una mancanza di oggettività che zolla davvero non merita... non é lui il mostro del titolo!
Belinda e il Mostro. Vita segreta di Cristina Campo
Anonimo - 25/06/2002 19:43
4/
5
Un grazie all'Adelphi e un grazie alla giovane e coraggiosa autrice che ha saputo raccontare, grazie al suo rigore e alle belle lettere e scritti, la vita di una delle menti più limpide che l'Italia (che non merita certi figli)abbia mai conosciuto. Un libro imperdibile per chi crede che la cultura e l'amore per i libri non corrispondano ai giochi di potere e alle ottusità della politica.
O alla presunzione tronfia della cultura ufficiale.
matteo canale - 15/10/2002 08:22
Anonimo - 25/06/2002 19:43