Boogie boogie man

La nostra recensione

L'uomo in blues, il nero a metà, il mascalzone latino diventa un "Boogie boogie man", il nuovo album di Pino Daniele (oltre che il singolo che al disco dà il titolo). Un disco di grandi successi del passato in nuove versioni e, soprattutto un disco con 4 esclusivi duetti che Pino stesso definisce: "Non (...) duetti, ma pezzi che amo molto, impreziositi da grandi voci" - "Nostra signora della canzone Mina intona due strofe di "Napule è" sola con la mia chitarra, Battiato traduce in siciliano pochi versi di "Chi tene 'o mare", Mario Biondi jazza "je so pazzo"". 
C'è anche il nuovo amico J-Ax, in "Siente fa accussì", rilettura (con nuovo testo griffato dal rapper) di "Yes I know my way", che già aveva conosciuto nuova vita nella versione con i Simple Minds. Due soli gli inediti - "Boogie boogie Man" appunto e la ballad "It's a beautiful day" , un "ritorno agli anni Settanta, un disco suonato senza computer né elettronica, nato al ritorno dell'esperienza a Chicago nel "Crossroads festival" di Eric Clapton", racconta Pino. 
"Visto che la musica è in crisi (...) mi sono divertito a suonare. "Boogie boogie man" è un vero boogie, mi fa pensare ai Canned Heat, metà in italiano e metà in inglese". 
Al posto del mai realizzato "Acoustic jam", ecco allora un PINO DANIELE reloaded, decisamente blues come i fans che vogliono vederlo tornare all'antico sperano da molto: torna anche la vecchia band rinforzata dal rientro di Mel Collins al sassofono, Omar Hakim alla batteria, Matthew Garrison al basso e Rachel Z al pianoforte.