Ho quattordici anni, anche se ne dimostro di meno. Sono del segno dei Gemelli, anche se sono figlio unico. Mi chiamo Diego e sono un fallito. Non dico così perché tutti i ragazzi lo dicono di se stessi, ma perché lo sono davvero. Sto passando un brutto periodo e ho bisogno di sfogarmi con qualcuno che riesce a capirmi come voglio io: me stesso. La vita fa schifo. Mia madre non mi capisce, mio padre non vive più con noi e si ricorda di me solo a Natale. Anche il Natale fa schifo: sono costretto a mangiare con i miei nonni. Anche loro non mi capiscono e mio nonno mi picchia per sfogarsi. Quest'anno ho iniziato il liceo. Non conosco nessuno e non piaccio ai miei nuovi compagni perché sono diverso: mia madre non mi fa portare jeans trucidi, non ho creste o tinture nei capelli, non ho tatuaggi, amo la musica e sono bravo in tutte le materie. Per questo tutti dicono che sono gay e i bulli della scuola vogliono picchiarmi. Io voglio essere come loro: mi tingerò i capelli e ruberò i soldi alla nonna per comprarmi i jeans e qualche felpa. Così piacerò a tutti e i bulli li ignorerò. In realtà io sono meglio di loro. "Un bullo non è mai un vero bullo.
Porta una maschera, ed è la maschera più debole di tutte. Un bullo non è per forza un ragazzo. Può essere anche un adulto. Anche un genitore che ti obbliga a fare cose che non vuoi fare." Età di lettura: da 14 anni.
..conosco personalmente l'autore.. è una storia finta inventata su due piedi.. i personaggi citati sono tutti miei conoscenti.. che non sono ne bulli ne stupratori nella maniera piu assoluta..non contribuiamo all' elargizione di bugie e diffamazione..(i nomi sono di persone realmente esistenti).. basta cambiare la città... che non è firenze,ma siamo in umbria... e cambiare il nome del protagonista filippo... VERGOGNA!
Anonimo - 30/04/2009 14:48