Scritto a ridosso di eventi tragici come il terremoto di Lisbona e la guerra dei Sette anni, "Candido" è una ironica meditazione sul destino umano, sul senso della storia e sulla ricerca della felicità, impostosi immediatamente ai contemporanei, diventando uno di quei libri - come il "Don Chisciotte" o i "Saggi" di Montaigne - su cui si è formata la coscienza moderna. Il fatto è che "Candido", sintesi di un'acutissima intelligenza critica e di una consumata maestria stilistica, resiste ad ogni lettura riduttiva perché riesce a mantenersi in miracoloso equilibrio tra l'avventura e la parabola, tra il mito e il pamphlet, tra il ritmo frenetico della comica e l'elegante grazia rococò, tra la risata liberatoria e l'amaro sarcasmo della disperazione. Inafferrabile e sempre attuale, come tutti i classici, questo breve romanzo, a più di duecento anni dalla sua pubblicazione, continua a sorprendere generazioni di lettori con la carica del suo corrivo umorismo e la sua ironica e beffarda saggezza. Edizione con testo a fronte.