Chet Baker. La lunga notte di un mito

La vita maledetta del più romantico simbolo del jazz raccontata nell'unica biografia completa. Dagli inizi, negli anni '50, quando un bellissimo ragazzo dell'Oklahoma arrivò sulla West Coast per diventare dall'oggi al domani il principe del cool jazz, fino alla morte violenta legata alla droga ad Amsterdam nel 1988, Chet Baker ha vissuto cercando nella musica e nelle droghe una improbabile quanto dolorosa fuga dal mondo: musica e droga, un'endiadi diventata per tutti l'icona del mito americano dell'autodistruzione del ribelle. Sfruttando centinaia di interviste e di fonti precedentemente non disponibili, James Gavin ha dato un appassionante resoconto dell'odissea sbandata del trombettista. La storia del decesso di Baker, un enigma finora irrisolto, viene qui finalmente rivelata. Così come la verità sulla sua tormentata infanzia, il cui doloroso ricordo lo perseguitò per tutta la vita. Gavin esplora la nascita di quel modo di suonare malinconico, negli anni via via sempre più essenziale e zen, la fragile voce e quell'aura ipnotica e seducente che portò Baker al successo. Sexy, angelico, insicuro e aggressivo insieme, Baker divenne famoso come il James Dean del jazz. E proprio come Dean, ha lasciato dietro di sé un mistero che ha stregato più di una generazione: oltre la facciata bellissima e cool si nascondeva un tormento indicibile frutto di una ferita insanabile - l'inadeguatezza e la paura del mondo, l'insofferenza per ogni istituzione, una edipica misoginia, un bisogno assoluto di aiuto trovato nel nirvana delle droghe che gli consentiva di offrire la sublime dolcezza della sua musica al prezzo della rovina di sé. Con fluida puntigliosità, creando una fenomenologia della disperazione quotidiana, Gavin ci trascina nel tempo senza farci accorgere del tempo, per scoprire la spirale di dipendenza lungo cui scivolò Baker, rovinando tutti quelli che osarono stargli vicino, amici, altri musicisti, donne... Ne esce il ritratto della 'caduta' dell'America dall'innocenza postbellica, e della perdizione dei suoi figli più sensibili. Così, paradossalmente, Chet Baker offre la parabola di un riscatto impossibile, ma forse proprio per questo assurto a mito contemporaneo che non ha perso la sua forza di seduzione e incanto.

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