Un libro dirompente, che, sotto una forma umoristica e sarcastica, fa giustizia di tutti i tabù e le ipocrisie di una letteratura manageriale, troppe volte conformista e reticente, e riesce ad arrivare alla verità attraverso la leggerezza e l'ironia.
L'autore fornisce una chiave di lettura della realtà nascosta delle organizzazioni per tutti coloro che non si accontentano di sopravvivere ma vogliono avvantaggiarsi sul lavoro e fare fortuna nelle complesse e difficilmente decifrabili aziende dell'era digitale. Infatti, proprio con riferimento alla net-economy, il libro costituisce un utile viatico sia per coloro che operano in aziende della old economy, sia per i neoimprenditori che si sono lanciati nell'avventura del World Wide Web, creando una dot.com (ovvero una neo-impresa operante nel ciberspazio di Internet), ma anche per tutti coloro che, per decisione propria o per cause di forza maggiore, dovranno trasmigrare dall'uno all'altro ambiente di lavoro.
È un libro diretto alle persone, siano essi dirigenti, impiegati, imprenditori, e assume questi e non le aziende come interlocutori privilegiati, in quanto a loro esclusivo beneficio è stato scritto. Si tratta quindi di un vero e proprio manuale, che riflette, deformandola sarcasticamente, ma molto poco, una situazione assolutamente vera nelle aziende italiane e non. Infatti nel libro si troveranno parti dedicate alla decifrazione dell'organizzazione formale delle aziende, o del lessico aziendale, alla individuazione delle "trappole organizzative" ossia a posizioni apparentemente di prestigio ma in realtà senza speranza, come pure suggerimenti atti a trasformare eventi generalmente considerati infausti in brillanti opportunità. Non mancano inoltre riferimenti a possibili scenari alternativi, non meno remunerativi e più piacevoli, ad una vita spesa in completa e totalizzante dedizione all'azienda.