Il libro entra nelle coordinate teoriche di una cruciale polarizzazione: l'interno del vivente e il suo esterno e analizza i confini tra i due stati/processi. Confini che si aprono e diventano esempio di scambi ininterrotti. Individualità messe in discussione dalla possibilità stessa di identificarne e definirne univocamente i limiti. Sono temi che richiedono un'analisi storico-epistemologica coraggiosa di alcune importanti categorie di riferimento poste all'intersezione tra biologia, ecologia e neuroscienze. Dalle connessioni tra biologia dello sviluppo e teorie dell'evoluzione, tra ecosistemica e studi sul mind-body problem è infatti scaturita una nuova attenzione verso categorie interpretative che investono il significato stesso di ciò che oggi si può intendere con "individuo" e con "ambiente": reti di comunicazione tra molecole, analisi del ruolo biologico delle membrane cellulari, simbiosi per coesistenza all'interno di un organismo di molteplici altre specie, connessioni e reciprocità trasformative degli organismi tra loro e con i propri ambienti, interazioni costitutive tra ecosistemi e biosfera, sono alcuni dei territori di confine che il volume esplora.