Costantino è il primo imperatore cristiano. E il sovrano che si è convertito prima della battaglia di Ponte Milvio, dopo aver visto in cielo la croce con la scritta In hoc signo vinces, e che ha messo fine alle persecuzioni, concedendo libertà di culto ai cristiani. Ma cosa sappiamo realmente di lui? In passato la storiografia diffidava di Costantino, giudicandolo un cinico politicante guidato da calcoli elettorali. Ma dall'ultimo dopoguerra fra gli storici si è diffuso un clima di ammirazione e di ossequio verso il protagonista di quella che molti ritengono la più grande svolta storica mai avvenuta. In questo libro fortemente polemico, Alessandro Barbero ci dice che è impossibile ricostruire con certezza il personaggio di Costantino e che la storiografia recente dà prova di un'inquietante mancanza di spirito critico, sia nei toni celebrativi con cui presenta la figura dell'imperatore, sia nell'ingenuità con cui accetta come autentiche, fonti che meriterebbero un approccio ben più scettico e che, in realtà, se prese alla lettera - lungi dal giovare alla sua immagine - dipingerebbero il profilo poco edificante di un tiranno disturbato.
Alessandro Barbero nasce a Torino il 30 aprile 1959 ed è un accademico e scrittore italiano specializzato in storia del Medioevo e in storia militare. Di lui sono celebri le sue lezioni divulgative e appassionate sui temi più importanti della storia, acquisendo la nomea di grande divulgatore.
Della sua biografia sappiamo che dopo la maturità al Liceo classico Cavour di Torino si laurea in Lettere nel 1981 con una tesi in Storia medievale presso l'Università degli Studi di Torino, con relatore Giovanni Tabacco. Successivamente