Agosto 2008: un volo notturno porta Guy Delisle a Gerusalemme, dove il fumettista e la sua famiglia trascorreranno un anno della propria vita per dare modo a Nadège, la compagna di Guy, di partecipare a una missione di Medici Senza Frontiere. Vivranno a Beit Hanina, un quartiere nella zona est della città che sin dalla prima passeggiata si mostrerà, in tutta la sua desolazione, decisamente diverso dalla Gerusalemme propagandata dalle guide turistiche; e si destreggeranno più o meno goffamente in una quotidianità fatta di checkpoint e frontiere - teatro di perquisizioni e infiniti quanto surreali interrogatori -, delle mille sfumature di laicità e ultraortodossia, di tensioni feroci e contrasti millenari, e della disperata speranza, della rabbia e della frustrazione del popolo palestinese, in lotta ogni giorno contro l'occupazione, devastato dall'atrocità di un attacco (la tristemente nota Operazione Piombo Fuso) di cui l'autore si trova a essere basito spettatore. Una quotidianità condizionata dunque da grandi questioni, eppure fatta, come ogni altra, di piccoli momenti, narrati dall'autore di "Pyongyang", "Cronache birmane" e "Shenzen".
Ho scoperto l'autore Guy Delisle per puro caso, essendo molto interessata alla questione palestinese. Sono rimasta positivamente impressionata da questa sua opera. In "Cronache di Gerusalemme" inquadra perfettamente quello che, inaspettatamente, si trova in questo territorio. La lettura è molto piacevole, l'autore è in grado di accostare questioni complicate e attimi di semplicità della propria vita quotidiana (a tratti esilarante e divertente). Questo libro è una continua scoperta, da non perdere!
Cronache di Gerusalemme
Paolo Manzi - 11/10/2013 12:29
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Reportage numero quattro per Guy Delisle, autore canadese che ha saputo raggiungere un successo mondiale grazie ai suoi lavori nell'ambito del graphic journalism.
Vera e propria opera della maturità, "Cronache di Gerusalemme" riesce ad alternare nel corso della narrazione momenti esilaranti e crudi, surreali e reali, di riflessione e di "presa diretta". Dopo un breve prologo necessario per spiegare le ragioni per cui Delisle dovrà vivere per un anno a Gerusalemme (sua moglie lavora come amministratrice di Medici Senza Frontiere e viaggia costantemente in giro per il mondo), il reportage prende forma, corpo e sostanza attraverso brevi racconti e sketch capaci di fotografare perfettamente l'ambigua situazione israelo-palestinese. Tra assurdi check-point, moschee, colonie e villaggi di campagna, il punto di vista del narratore/protagonista, Delisle stesso, si modifica e si evolve nel tempo insieme (e durante) al corso degli eventi, permettendo al lettore di crearsi una personale opinione senza imporre la propria.
A stupire ed impressionare, in effetti, è proprio la bravura di Delisle nel (de)scrivere i fatti in modo oggettivo, disegnando spesso se stesso come un ingenuo e spaesato spettatore degli eventi, talvolta incapace di giudicare correttamente ciò che vede, altre volte protagonista di inopportuna ironia: ne scaturisce una costante, spiazzante sensazione di straniamento, perfetta chiave di lettura per l'attuale situazione palestinese.
Imperdibile.
Cronache di Gerusalemme
marianna ferrara - 26/05/2013 08:59
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Ho letto tutte le "cronache" di Guy Delisle pubblicate in italiano e sono lieta di consigliarlo perché è come prendere parte a storie di cui la cronaca ufficiale preferisce non parlare. Per chi non conosce la graphic novel, questo non è un semplice fumetto per bimbi, ma il resoconto di un viaggio. Per chi conosce il genere, Guy Delisle è un grande reporter che ci porta in luoghi dove le leggi scritte e le leggi non scritte si equivalgono, dove le nozioni di bene e di male si spingono oltre i confini che crediamo di conoscere bene. Delisle assiste a storie di ingiustizia e di paradossi, ma sa farlo con profondità e ironia tali che rendono i suoi racconti esilaranti e commoventi. Lo consiglio vivamente a giovani e meno giovani.
Giulia Travaini - 24/11/2016 09:14
Paolo Manzi - 11/10/2013 12:29
marianna ferrara - 26/05/2013 08:59