Sanno che il fumo fa male, ma considerano l'infarto un nemico lontano e comunque indipendente dalle abitudini al punto da non modificarle per preservare il cuore. Sottovalutano fattori di rischio come ipertensione e diabete, dicono di voler mangiare con intelligenza ma all'atto pratico fanno ancora poco per combattere il soprappeso e le alterazioni dei lipidi nel sangue. Insomma: tra il dire e il fare, per gli italiani, c'รจ ancora di mezzo un grande "mare", almeno sul fronte della prevenzione cardiovascolare. E un quadro in chiaroscuro e pieno di evidenti contraddizioni quello che emerge dall'indagine "Cuore, alimentazione e stili di vita" realizzata da SWG per Fondazione Pfizer.