"I bambini cattivi un cuore ce l'hanno: è quello violento dei loro padri, dei loro cattivi maestri." "Cuori violenti" presenta testimonianze dirette di ragazzi e ragazze inquieti, 'cattivi', perduti, storie di vita raccolte nei carceri, nelle comunità di recupero, per le strade, raccontate per cercare le ragioni della nostra difficoltà a capire e i fondamenti della nostra sconfitta. Questi giovani violenti narrano le proprie esperienze, descrivono la realtà in cui sono nati e vissuti, rivelano il loro scetticismo verso un futuro diverso e migliore, l'indifferenza per la vita e la morte, e insieme il bisogno della solidarietà di gruppo. Paolo Crepet ce ne mostra la spietatezza e la sofferenza. E, contro la frequente e comune rimozione sociale che accompagna il proliferare dei comportamenti giovanili criminali e devianti, tenta di comprendere, e far comprendere, come tali condotte, al di là del contesto degradato, derivino anche dal decadimento delle nostre relazioni affettive e dalla indisponibilità all'ascolto della società adulta. Un libro che ha fatto discutere, ristampato in tascabile arricchito da una nuova introduzione, da cui la Rai sta producendo un film.