Quando nei musei ci si imbatte nella raccomandazione di non toccare le opere d'arte, quasi viene da ridere, in realtà, molti dei capolavori che noi ammiriamo nelle grandi gallerie del mondo, e davanti ai quali non osiamo neppure alitare, sono letteralmente sopravvissuti a ogni genere di peripezie: non solo a guerre, assedi, incendi e razzie, ma anche a lunghissimi viaggi via terra, a temerarie traversate marittime, a clamorosi naufragi, ad assalti di briganti e pirati, e a un numero davvero infinito di imballi e disimballi, con il loro corollario di imprevisti e pericoli. A metà strada tra storia dell'arte e avventura, questo libro racconta le più rocambolesche vicende delle opere d'arte in viaggio, a partire dai trasporti "eccezionali" dei giganteschi obelischi dall'Egitto a Roma, attraversando Medioevo e Rinascimento, età barocca e Illuminismo, Ottocento e Novecento, fino a raggiungere la contemporanea età delle mostre, segnata dall'incessante e quasi quotidiano spostamento di capolavori da un punto all'altro della terra.