Diario. 2: 1934-1939

Anais Nin
pubblicato da Bompiani

2 recensioni

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Questo secondo volume del diario di Anais Nin comincia con l'arrivo a New York, dove Otto Rank l'ha chiamata per aiutarlo nel suo lavoro di psicoanalista. E il successo, con Rank e con i pazienti; è la vita varia, pulsante, brutale della città nuova; è la riconferma della propria vocazione di scrittrice. Ritorno in Francia, nuove amicizie, nuovi incontri, dubbi e messe a fuoco sempre più precise delle proprie scelte umane e artistiche. Ma lo scoppio della guerra civile spagnola e poi della Seconda guerra mondiale mette fine a tutto un modo di vivere costruito con fatica e amore. Il volume si chiude con una seconda partenza per New York, non più all'insegna dell'avventura e della scoperta, ma in fuga, con smarrimento. Prefazione di Antonio Debenedetti.

Dettagli

Generi Romanzi e Letterature » Autobiografie e biografie letterarie » Diari, Lettere, Memorie » Storia e Critica letteraria » Letteratura dal 1900 » Narrativa, romanzieri e scrittori di prosa , Storia e Biografie » Biografie Diari e Memorie » Scrittori, poeti e letterati » Diari e Lettere , Lingue e Dizionari » Corsi di lingua e cultura inglese » Storia della letteratura di lingua inglese

Editore Bompiani

Collana I grandi tascabili

Formato Tascabile

Pubblicato 18/07/2001

Pagine 16

Lingua Italiano

Titolo Originale The Diary of Anais Nin, 1934-1939

Lingua Originale Inglese

Isbn o codice id 9788845248696 9788845248696

Traduttore D. Vezzoli

Curatore G. Stuhlmann

2 recensioni dei lettori media voto 5 su 5

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Diario. 2: 1934-1939

Daniele Bertoni - 11/03/2008 09:19

In questo secondo diario la NIN fa un'analisi dettagliata del proprio percorso emotivo, sensibilizzando il lettore, gettandolo nelle sue avventure, nei suoi incontri, la triade amorosa che si sviluppa per più di metà del Diario... con le sovrapposizioni delle antiche emulazioni. Hanry torna, Gonzalo parte, le donne come riflesso, la chiatta come rifugio... l'abbandono del padre, il fuggire ancora dai ricordi, intrappolando la propria anima nel SE e nella compensazione di un nuovo confronto con il mondo... la partenza definitiva e il resto con sentimento fragile, con amore infinito. Da leggere sorseggiando tazze di tè.

Diario. 2: 1934-1939

Francesco - 23/01/2002 22:25

Nel periodo precedente alla grande guerra, Anais Nin si trova di fronte a un bivio: scegliere se diventare scrittrice o analista. Due personalità si fondono in una proficua schizofrenia e a esserne coinvolti, sono le più significative realtà del secolo appena trascorso. Mantenedo sempre la propria integrità, la Nin scruta, scava, riflette su di esse. Il risultato è una prosa capace di mettere a nudo tutti i limiti di culture tanto celebrate. E' affascinante la descrizione diretta del fascino e dei limiti del comunismo, nella sua corrente rivoluzionaria rappresentata da Gonzalo, quella della psicoanalisi, presentata dall'autrice come un dogma mascherato. Non sfugge nemmeno il surrealismo, considerato falso né l'arte dello scrivere, sempre così troppo lontana da chi la produce. Giunta al secondo capitolo della sua opera più celebre, Anais Nin già ha trovato l'assetto giusto per la celebrità.

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