Nato nel 1938 dalla penna di Vincenzo Baggioli, giornalista sportivo, e dalla matita dell'abilissimo disegnatore Carlo Cossio, Fulmine incarna fin dall'inizio il mito del 'gigante buono', del raddrizzatore di torti, del vendicatore popolare. Fisicamente è un po' tutto quello che gli italiani degli anni Trenta non sono: è altissimo, dotato di una muscolatura possente, quasi invulnerabile ai pugni, ma allo stesso tempo è scanzonato e intelligente. I fumetti di Dick Fulmine appaiono ancora oggi come un fenomeno importante, massmediatico e di costume, per la tiratura dei periodici su cui apparve, per il vasto successo di pubblico e per il rilievo che hanno svolto nella formazione dell'immaginario di diverse generazioni di lettori.