Nella Cappella Sistina Michelangelo scrive con le immagini la più affascinante e sconvolgente sinfonia del misterioso agire di Dio mentre crea l'universo, crea l'uomo e gli affida il compito di custode del pianeta, mentre guadagna nel suo viaggio terrestre la meta ultima. La Creazione appare ad Albert Einstein talmente grandiosa ed armoniosa che solo una Mente sovrumana è in grado di concepire. Allora perché Charles Darwin ridicolizza la Creazione? E perché i suoi apostoli - i darwinolatri - in nome dell'evoluzionismo pretendono di stabilire che noi proveniamo soltanto dalla terra? Perché si prodigano per cancellare Dio dalla mente dei nostri figli? Perché esaltano il potere del più forte sul più debole? Che significa cancellare dalla mente e dai cuori la Creazione divina? Gli apostoli di Darwin hanno forgiato in modo subdolo un'ideologia che si basa su un solo comandamento: "il primato del volere individuale", il trionfo degli impulsi. Hanno forgiato la darwinolatria, cioè quell'ideologia perniciosa che ha fatto il suo ingresso nel terzo millennio a piedi nudi, e mira a parificare i figli della civiltà ebraico-cristiana allo scimpanzé. Mira a cancellare la nostra tradizione culturale - edificata dall'uomo con tanta fatica nel corso dei millenni - e a beffeggiare i valori cardini della nostra civiltà. A chi giova una tale ideologia? Ci conviene continuare ad osservare impassibili la distruzione dei nostri valori?