Da alcuni decenni noi italiani abbiamo sviluppato una diffusa ostilità per ogni edificio o monumento, per ogni iniziativa artistica o architettonica che si allontani dalla nostra idea tradizionale del bello. Ci opponiamo alla costruzione di nuovi grattacieli, come nel caso delle torri che dovranno sorgere a Milano nei prossimi anni, o come nel caso del grattacielo che Renzo Piano sta realizzando a Torino. Guardiamo con diffidenza un'opera come la copertura dell'Ara Pacis a Roma, divenuta addirittura tema di uno scontro elettorale. Spesso ci sentiamo indignati di fronte a quella che critici ed esperti definiscono "arte contemporanea". Eppure si tratta di opere che nel resto del mondo sviluppato, spesso proprio in quei paesi a cui guardiamo con invidia, vengono incentivate e accolte con interesse, e diventano motivo di orgoglio. Il critico d'arte Francesco Sonami, esce dai musei e dalle gallerie per intraprendere un viaggio attraverso il nostro paese. Un "viaggio in Italia" poco tradizionale e molto irriverente, alla ricerca di luoghi in cui si nasconde qualcosa di molto bello che non conosciamo. O in cui è stato costruito, o si vorrebbe costruire, un palazzo o un ponte tra mille contestazioni (perché considerato brutto, anche se forse così brutto non è). Ma anche un viaggio alla scoperta dei molti artisti contemporanei del nostro paese, famosi nel mondo ma poco amati in patria, che hanno realizzato opere che spesso abbiamo scartato.