Nel corso dell'Ottocento cominciarono a fiorire a Milano nuovi generi di stampa per donne, in un certo senso precursori delle vere e proprie 'testate' che, con l'avvento dell'industrializzazione anche nel campo dell'editoria, ebbero successivamente larghissima diffusione, tanto da rappresentare un fiorente ramo per tutte le case editrici. Il momento di svolta si fece registrare verso gli anni Cinquanta dell'Ottocento, allorchè il discorso sulla rappresentazione del femminile (e quindi delle sue immagini) assunse una chiara valenza politica dopo il 1848. Ecco che in questo fervore culturale si fece largo anche il giornale di moda, dopo la fase interlocutoria del Settecento e i primi timidi successi tra l'età Napoleonica e gli anni Trenta; era un giornale che parlava alle donne, e alle donne dei ceti medi, proponendo nuove forme di comunicazione, che ebbero una parte importante nella formazione della successiva cultura italiana di genere.