Richard Strauss ha osservato che dirigendo il primo tempo della "Terza" di Mahler finiva con l'immaginare "interminabili schiere di lavoratori in marcia verso il Prater per celebrarvi il Primo Maggio". E' un'idea largamente condivisa che la Grande Vienna sia stata uno dei cruciali laboratori del Novecento. Questo studio, che mette assieme la storia, la storia della musica e la musicologia, la storia della cultura e quella sociale, lo riafferma. Ma lo riconsidera, guardandolo dalla prospettiva del tentativo da parte della socialdemocrazia e dei teorici dell'austro-marxismo di fare del proletariato l'erede della tradizione musicale viennese e, attraverso questo, erede della cultura classica tedesca. Un'utopia intellettuale germinante intorno all'organizzazione dei cosiddetti "Concerti sinfonici dei lavoratori viennesi", voluta da David J. Bach - responsabile culturale del partito socialdemocratico, figura ancora poco esplorata della Grande Vienna - il cui obiettivo era quello "di creare con e per il proletariato una tradizione del moderno che avesse "Mahler come perno e Webern come suo interprete". Secondo Piero Violante quest'esperimento ha subito una censura e una cesura. La cesura è consistita nel fatto che la sua violenta interruzione ha creato una 'coupure' nella storia dell'interpretazione e della ricezione del canone musicale a datare dall'avvento dell'austrofascismo. Da quel momento i "concerti sinfonici dei lavoratori viennesi" sono stati rimossi. Una censura operata - poi - dall'agire di due fattori diversi ma in effetti convergenti. Da un lato "la melassa della nostalgia del mondo di ieri e del mito asburgico". Dall'altro l'egemonia del comunismo staliniano che ha derubricato a "imborghesimento dei lavoratori", insieme al progetto socioculturale in cui si inscriveva, quell'intera storia. Una storia che questa ricchissima ricerca restituisce e ricompone raccontando la Vienna di quei giorni, nelle vicende di intellettuali dalla tipologia irripetibile, nell'evolversi di organizzazioni di masse umane, nell'interconnettersi di idee.