Reato di natura intellettuale, l'eresia ha sempre comportato l'adesione convinta a idee empie e esecrabili, tali da porre fuori dalla comunità religiosa e civile colui che le professa. Nata dalle discussioni che travagliarono le prime comunità cristiane, l'eresia è diventata nei secoli il reato che, in quanto assimilabile a una ribellione a Dio, compendiava in sé ogni altro crimine, tanto da richiedere un enorme apparato giudiziario destinato alla sua punizione. In tale veste, l'accusa di eresia ha svolto un ruolo storico estremamente significativo nella discussione intellettuale, decretando la soppressione di scuole, di testi filosofici, di idee scientifiche, e modificando per questa via l'intera storia della filosofia e della cultura non soltanto europee, visto che il concetto di eresia si comunicò anche al mondo islamico, con conseguenze storiche che perdurano ancora oggi.