Ispirata a una visione laica e non dogmatica, questa prima parte dell'opera "Fede laica" traccia - in forma chiara, scorrevole e lontana dalla retorica devozionale - un possibile percorso per cercare nella natura, nella bellezza, nella preghiera, nel dubbio, nel dolore i motivi razionali di una libera adesione al messaggio del vangelo. Ne risulta un quadro assai ricco di riflessioni e di riferimenti su argomenti ineludibili - quali il mistero dell'universo e della vita, la ricerca di Dio, la religione, il problema del male, la violenza, la guerra - attingendo anche alle visioni del mondo lasciateci dai grandi pensatori e mistici di ogni epoca e alleggerendo l'esposizione con numerose digressioni e immagini. E poi compito della seconda parte dell'opera esaminare la grande influenza, con le luci e le ombre, che il vangelo ha esercitato e potrà ancora esercitare nella travagliata storia dell'occidente. Per i suoi contenuti di così largo interesse, il testo si presta molto bene a una lettura, oltre che sistematica, anche episodica di singoli brani.