"Cleto Munari è un singolare collezionista/editori di oggetti, per lo più superflui e preziosi, che non possiede l'atteggiamento maniacale di chi sceglie, raccoglie e archivia con tassonomica precisione ciò che più gli piace, proiettando sul gusto personale (o sul piacere di possesso) gli schemi oggettivi - valore, stima, rarità, ecc. - del mondo delle merci. O di chi conserva un'infinità di oggetti inutili, sperando di trovare il proprio "libro di sabbia", coltivando così la pericolosa illusione di costruire un proprio mondo, più benevolo e cordiale del Mondo, in cui proteggere (ma soprattutto farsi proteggere)le proprie cose. "Sfogliando" la collezione di Cleto Munari, si riconoscono alcuni dei nomi più insigni dell'architettura, del design e dell'arte internazionali: oltre a Carlo Scarpa incontriamo - solo per citarne alcuni - Ettore Sottsass, Vico Magistretti, Andrea Branzi, Stefan Wewerka, Paolo Portoghesi, Vittorio Gregotti, Mimmo Paladino, Matteo Thun, Meret Oppenheim, Arata Isozaki, Alessandro Mendini, Mario Botta, Carlo Aymonino, Enzo Cucchi, Peter Eisenmann, Achille Castiglioni, Hans Hollein, Michele De Lucchi, Richard Meier, Tao Ho, Alex Katz, Luigi Serafini, Robert Venturi, David Palterer, Michael Graves, Mario Bellini e, naturalmente, lo stesso Munari." Cecilia Casorati