La crisi d'identità della filosofia a cavallo tra Otto e Novecento ha prodotto un'epoca di grandi rivolgimenti nel pensiero contemporaneo. In quella stagione creativa si colloca il tentativo di Rosenzweig di rifondare il pensiero al di là dei tradizionali dogmatismi teologici-metafisici, ma anche del relativismo nichilista allora dilagante. Proprio appellandosi alla rivelazione, egli mostra di avere a cuore le sorti dela filosofia, intesa come pensiero universale, capace di integrare gli elementi greco ed ebraico che costituiscono la cultura occidentale. In quest'opera poderosa, Rosenzweig anticipa i grandi temi che caratterizzeranno il Novecento, primo fra tutti il linguaggio, ma anche la finitezza, la temporalità, la storia, il mito e la centralità dell'altro da sé. In tutto questo, di fondamentale importanza teoretica è la "Filosofia della rivelazione" di Schelling, filosofo che, dopo aver inventato l'idealismo, fu anche il primo a cercare una via d'uscita dalla gabbia del razionalismo dialettico.