Questa raccolta di saggi di Richard A. Musgrave intende presentare al pubblico italiano un autore che ha avuto nel nostro secolo un ruolo scientifico e culturale decisivo per gli sviluppi sella teoria della finanza pubblica, di cui è unanimamente considerato il principale studioso. Tedesco di origine, negli anni Trenta emigra negli USA, dove completa i suoi studi e inizia un'intensa attività di ricerca che lo porta a dare contributi su tutti i temi della disciplina, in un continuo confronto sia con i predecessori, sia con le acquisizioni scintifiche del suo tempo. Nucleo della sua impostazione culturale e dell'Europa continentale, canoni della 'scuola svedese' e canoni individualisti dell'economia del benessere. I saggi qui tradotti testimoniano come Musgrave, pur non sottovalutando i rischi di possibili 'fallimenti dello stato', confidi nell'intervento pubblico, tanto per assicurare un efficiente uso delle risorse, quanto per garantire la prosperità economica e la giustizia sociale attraverso lo sviluppo di istituzioni democratiche. La sua lezione sta nel mostrare come gli strumenti teorici della finanza pubblica possano fornire un'indispensabile guida nel disegno e nella riforma di istituzioni fiscali eque. Il lettore italiano non mancherà di apprezzare tale lezione soprattutto su tematiche, come il federalismo fiscale, la previdenza sociale e l'integrazione tra sistemi fiscali nazionali, che sono al centro del dibattito di politica economica nel nostro paese.