L'Avana, vent'anni dopo il trionfo della rivoluzione castrista. David, militante dell'Unione dei Giovani Comunisti, si imbatte in Diego, un omosessuale che ostenta la propria scandalosa diversità e lo accomuna alle opere d'arte e alle manifestazioni culturali avversate dalle autorità. Tra pregiudizi pubblici e pregiudizi privati, non ci si aspetterebbe granché da questo incontro. E invece quella che si sviluppa tra David e Diego è una brillante storia di amicizia e di tolleranza: una storia che non a caso, nelle diverse forme che ha già assunto (prima il racconto, poi le numerose riduzioni teatrali, infine il film), è diventata una vera e propria bandiera della resistenza a tutte le intolleranze.