Grandi santi. Francesco d'Assisi, Giovanna d'Arco, Nicolò di Flue, Teresa d'Avila, Giovanni della Croce, Francesco di Sales, Vianney, il curato d'Ars, Teresa di Lisieux
«Un mondo sconosciuto si apre ai nostri occhi, quando s'incontrano i santi. Dimensioni nuove ci riempiono d'immenso stupore... Il vero santo è comprensibile a tutta la cristianità intera e non soltanto a una confessione». Così si aprono le pagine di una splendida rassegna di uomini, prima che di santi, diversi per sensibilità e temperamento, per impostazione culturale e sociale, attraverso le epoche della storia d'Europa. «I santi sono come un concerto di campane. Ogni campana ha il suo suono, ma solo tutte insieme danno vera ricchezza d'armonia. A codesta musica dell'eternità bisogna prestare orecchio, specie in tempi in cui gli uomini sempre più palesemente si allontanano dal Vangelo. In questa notte d'autodissolvimento dell'Occidente la cristianità dei santi significherà luce che rischiara al singolo la sua via e in lui risveglia quell'inestinguibile sete di santità nuova, sintetizzata già da Michele Baumgarten con le seguenti profetiche parole: "Vi sono epoche in cui discorsi e scritti non bastano più a rendere generalmente comprensibile la verità necessaria. In tempi simili le azioni e le sofferenze dei santi devono creare un nuovo alfabeto... Il presente è un tale tempo"».