Gli sviluppi della conflittualità internazionale, seguiti alla fine della bipolarizzazione est-ovest, e la mutata realtà politica mondiale hanno alimentato nel nostro paese una accesa discussione sulla compatibilità o meno dell'attivismo bellico italiano rispetto al principio di ripudio della guerra fissato nella prima parte dell'articolo 11 della costituzione. Per alcuni commentatori la partecipazione alla guerra del Golfo, a quella del Kosovo, come pure gli interventi in Afghanistan e in Iraq sarebbero legati a decisioni assunte in violazione della costituzione. E' certo che, anche con l'affermarsi del terrorismo internazionale, è oggi radicalmente cambiato il concetto di guerra: basti pensare alla riscoperta dei già superati paradigmi della 'ragion di stato' e delta 'guerra giusta'. E la prassi degli stati - afferma l'autore - ha offerto una nuova lettura delle norme internazionali e costituzionali sul divieto del ricorso alla forza. Il libro intende riflettere appunto sull'evoluzione del concetto di guerra internazionale e su come tale evoluzione abbia mutato le costituzioni in tema di guerra.