3 agosto 2014: i guerriglieri dell'ISIS attaccano e conquistano Sinjar. Quel giorno Hana, giovane infermiera di religione yazida, si trova in città per fare visita alla sua famiglia. Per lei, come per tutti gli appartenenti alla minoranza yazida, è l'inizio di un incubo: il fratello e la madre di Hana vengono uccisi, lei e Wafa, sua sorella, sono vendute come schiave. Dopo aver subito innumerevoli abusi e sevizie, Hana riesce a sfuggire al suo aguzzino e a rifugiarsi a Duhok dove riprende il suo lavoro di infermiera nel campo profughi di Khanke e cercam faticosamente, di ritrovare uno spiraglio di normalità. Il romanzo di Claudia Ryan nasce del suo soggiorno in Kurdistan e dall'ascolto di tante donne che sono passate attraverso orrori indicibili. La voce di Hana è la loro voce, la sua storia vuol raccontare le loro storie.
Una storia drammatica raccontata con sensibilità e con una capacità narrativa che fanno sì che il lettore continui a leggere e leggere... fino arrivare alla fine.
Non è solo un romanzo, perché con puntualità quasi giornalistica mette in luce una situazione per molti sconosciuta, quella degli yazidi nel kurdistan e in particolare delle donne fatte schiave dagli uomini dell'ISIS.
Hana la Yazida. L'inferno è sulla Terra
mariatitta - 17/05/2016 17:11
5/
5
Questo è un romanzo che ti rimane dentro. Una scrittura scorrevole e coinvolgente ti conduce in una storia a tratti violenta, commovente, ma dove la voglia di riscatto e il coraggio sono sempre presenti.
Aiuta anche a capire cosa significa oggi vivere in certe zone del mondo.
mariatitta - 25/05/2016 12:48
mariatitta - 17/05/2016 17:11