Giorni dell'altra (I)

Eva contro Eva: vale a dire Federica contro Caterina. Una moglie che non vuole prendere atto della fine del proprio matrimonio e combatte con tutte le armi la giovane donna, vitale e solare, entrata nella vita dell'uomo che, pur non essendo più suo marito, sembra appartenerle per sempre. E in mezzo a queste due donne c'è lui, Giacomo, affascinante e costruttivo ma dilaniato dal rimpianto e dai sensi di colpa, apparentemente incapace di capire se stesso e di trovare la forza di ricominciare. L'essere stato sposato con Federica è diventato per lui come vestirsi, dormire o mangiare: una necessità scontata, un istinto, una abitudine.
Caterina non vuole convivere con questa ambiguità. Desidera Giacomo ma, ancora di più, vuole capirlo e, con l'eccesso appassionato della gioventù, chiede chiarezza, non comprendendo come talvolta la chiarezza possa togliere ogni incanto all'amore. O salvarlo, donando alla donna innamorata struggimento e sicurezza, abbandono e audacia, estasi e orgoglio.
Una vicenda d'amore narrata con la straordinaria intuizione di Maria Venturi che sa mettere in luce i sentimenti essenziali e le passioni che li contraddicono.
E, sullo sfondo di questa storia dei nostri giorni emerge il mondo amabile dei genitori di Caterina e, soprattutto, il dinamismo dell'azienda di famiglia, la Cosmobel, dove Giacomo - medico e manager grintoso e carismatico - affianca il padre della ragazza. Realistica immersione in una realtà imprenditoriale dove gli errori non sono ammessi e il destino, anche attraverso il lancio di un nuovo prodotto di bellezza, può presentare il volto più drammatico e brutale: segnando in modo irreparabile la linea di confine che frappone il tracollo finanziario al successo e alla ricchezza. Unendo, o dividendo, due vite che - dopo essersi smarrite - scoprono che non tutti gli amori finiscono. E che il dolore per il distacco non è per sempre.

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