La società post-industriale e il lavoro post-fordista segnalano un processo di transizione dai tradizionali profili professionali a fasce di competenze definite sulla base di livelli e gradi di conoscenza, mentre le strategie negoziali dei soggetti valorizzano il "professionismo" come requisito di una larga varietà di occupazioni e sembrano modellarsi sulle strategie delle tradizionali professioni "libere". Da ciò la necessità di guardare allo sviluppo di "gruppi professionali", come espressione di una diversa base di riferimento per le analisi del lavoro e della stratificazione occupazionale nella società contemporanea.