Sono nomadi: Florian, Madame Solitaire, Clover Lee, Magpie Maggie Hag, il nano Tiny Tim Trimm... Il loro è un piccolo circo. E' il 1865. Percorrono le strade poco battute della Virginia e alzano la loro tenda dove capita: per poche ore offrono una favola, un sogno... Vivono una vita stentata e picaresca, ma sono consapevoli che quella che esercitano è un'arte, anche se dura soltanto il breve spazio di una sera.
Premetto che ho letto solo questo libro di Jennings e ne sono rimasto affascinato! Lettura avvincente, scorrevole e appassionante! Da grande appassionato (ed esperto) di circo, ciò che più mi è piaciuto è che non è la classica storiella romanzata e inventata su quello che potrebbe essere la vita in un circo: l'autore dimostra di essersi documentato a fondo sia sulla storia del circo, sia sulla geografia, inserendoli nel contesto storico-politico-sociale di allora. Il paziente lavoro di ricerca da parte dell'autore è riassunto nei ringraziamenti in fondo al libro, rivolti alle maggiori istituzioni e personalità del mondo del circo a livello mondiale frequentati e coinvolti dall'autore stesso prima della stesura del libro, quindi indicativamente negli anni intorno al 1985. Fra gli italiani sono citati in particolare i componenti del circo Rinaldo Orfei, fra cui l'amico e collega clown Adriano (attualmente in forza al circo di Praga in tour nel nord Italia) e anche questa è stata una bella sorpresa, per me e anche per lui quando gliel'ho comunicato...
Francesco Farnè - 06/11/2013 00:56