Bruno torna in Toscana dalla prigionia dei campi sovietici, deciso a vendicare la morte del fratello, un partigiano fucilato dai tedeschi in seguito al tradimento di un compaesano. Giunto al suo paese, viene però accolto con molta diffidenza e omertà: tutti sanno, ma nessuno vuole confessare, nemmeno la madre. Il villaggio è stato già scosso troppo dalle crudeltà della guerra, per poter accettare ancora vendette e spargimento di sangue. Sarà mastro Antonio, il falegname, con la sua convinzione che la morte per gli altri, come quella di Cristo, sia l'unico forma di giustizia, a mostrare a Bruno