Lorenzo ha quasi quarant'anni, uno studio di consulenza avviato, un matrimonio appena finito e una storia da scrivere, di cui conosce la conclusione ma non l'inizio.
Un viaggio nell'India nel Nord si trasformerà per lui in una straordinaria avventura: inseguirà le tracce del misterioso autore di un altro libro di cui è stato scritto l'inizio, ma non la fine.
L'autore di questa seconda storia è Leo, un musicista che, come Lorenzo, si è recato in India alla ricerca di ispirazioni per scrivere la canzone perfetta.
La ricerca di Leo porterà Lorenzo dalla mistica città di Rishikesh, attraverso le regioni del Punjab, del Kashmir e del Ladakh, fino a un monastero isolato della Valle di Nubra, circondato dalle vette dell'Himalaya.
Un viaggio nelle affascinanti e selvagge regioni dell'India del Nord, attraverso il dedalo di religioni, etnie e culture che le caratterizzano. Ma anche un viaggio alla ricerca del sé perduto.
Applausi per la seconda fatica del bravissimo Massimo Lazzari, Il libro perfetto, che, a dispetto del titolo, prefetto non è e a dirlo è la parola fine dell'ultima pagina.
Si vorrebbe infatti continuare ancora a viaggiare con Lorenzo, il protagonista, per le terre misteriose dell'India, lasciandosi trasportare da descrizioni che incantano, emozioni che segnano e da straordinari misteri che lasciano il desiderio di incontrarne almeno uno, nella vita, simile a quelli.
Il libro perfetto conferma la grande capacità di Lazzari di guardare dentro l'animo umano con la rara purezza di chi vede oltre le apparenze, in un esercizio di introspezione che difficilmente scorre così naturalmente come nelle pagine di questo pregevole romanzo.
Ognuno cerca il proprio centro e talvolta per farlo compie viaggi interminabili; Il libro perfetto è a tutti gli effetti un viaggio nel viaggio, capace di emozionare, sorprendere, far riflettere e mettere in discussione pensieri, erroneamente, consolidati.
Il protagonista è Lorenzo ma potremmo essere noi, giunti ad un certo punto della nostra vita, a voler cercare il bandolo della matassa e intraprendere così un cammino il cui inizio è certo ma la cui fine è magicamente sospesa, affidata al coraggio e alla curiosità che spingono, un passo dopo l'altro, a solcare terre sconosciute, siano esse virtuali o reali e pulsanti, come l'India.
Ilaria Vitali - 17/07/2017 11:34