Il Turista del libro di Massimo Carlotto è un assassino seriale e inafferrabile: non lascia mai tracce, non illude gli inseguitori, non conosce il dolore. Non teme la propria mania per la morte e per le borse da donne, anzi, mantiene sempre una limpida consapevolezza sulle psicosi che lo spingono ad uccidere. Ed è talmente sicuro di sé da agire in pieno giorno.
Maestro del travestimento, sceglie sempre una città diversa dove compiere il suo delitto, e questo è il motivo per cui giornali e polizia lo chiamano "il Turista" (anche se pare che all'anagrafe risulterebbe abbia il nome di Abel Cartagena, ma chissà se è vero). Gli investigatori di mezzo continente stanno diventando matti per arrestarlo. Ma quando capita fra le calli di Venezia per l’appuntamento con il prossimo omicidio, il Turista s'imbatte in un detective capace di metterlo in difficoltà: è Pietro Sambo, un poliziotto che per riscattare la propria rispettabilità ora deve per forza catturare l’assassino più ricercato d’Europa. E pur di farlo è davvero disposto a tutto. Anche se sa che di mezzo ci sono la criminalità organizzata e persino i servizi segreti...
Con Il Turista, Carlotto ci regala un eccellente noir con i contorni della spy story, utilizzando in maniera del tutto inconsueta l'ambientazione nella più scenografica delle città del suo Veneto (e forse del mondo). Un romanzo di suspense teso e lucido, adrenalinico e senza esclusione di colpi, diretto con mano sapiente da uno specialista del genere. Quanto di meglio la narrativa hard boiled italiana possa offrire.