Scritto due anni prima di morire, Tolstoj pubblicò "Il vangelo spiegato ai bambini" come una genuina disamina ed esegesi dei vangeli, destinandola ai più piccoli, ai più puri. Qui si tratteggia un Cristo lontano da quello incarnato dalla Chiesa ufficiale, un uomo di nome Gesù che non compie miracoli, che non cambia l'acqua in vino o cammina sulle acque, ma un individuo profondamente umano, che insegna ai suoi apostoli attraverso semplici parabole, in grado di colpire anche i cuori più semplici, come quelli dei bambini. Nasce così una filosofia cristiana - profondamente umana - che si fonda sull'universale rifiuto della violenza e sull'amore per il prossimo, sentimenti trasversali a qualunque religione, che segnarono poi in modo decisivo i movimenti non violenti del Ventesimo secolo, come quello inaugurato da Gandhi. Con due appendici inedite tradotte in italiano per la prima volta, tra le quali il toccante "Il mio testamento".
Lev Nikolaevic Tolstoj nasce a Jasnaja Poljana, in Russia, il 9 settembre 1828 da una famiglia di tradizioni aristocratiche, appartenente alla vecchia nobiltà russa.
Questa condizione influenzerà tutta la sua esistenza: da un punto di vista positivo perché avrà opportunità che altri non avranno, ma anche da un punto di vista negativo perché lo distinguerà dagli altri letterati del suo tempo da cui si sentirà spesso escluso.
La madre morirà quando lui avrà solo due anni e dopo