La quattordicenne Antoinette decide di gettare nella Senna tutti gli inviti che la madre, volgare e arcigna parvenue, ha stilato per il ballo destinato a segnare il suo ingresso nella brillante società parigina. E una vendetta, che la ragazza consuma nei confronti della madre. In poche pagine, con una scrittura scarna ed essenziale, l'autrice riesce a raccontare un dramma dell'amore, del risentimento e dell'ambizione. Irène Némirovsky, nata a Kiev nel 1903, è morta ad Auschwitz nel 1942.
Nel profluvio di testi dell'autrice che ha distanza di 60 anni dalla morte emerge ora grazie all'azione della figlia, questo racconto breve è particolarmente interessante. Protagonista è una famiglia di arricchiti desiderosa di essere accolta nei salotti che contano della società francese. Gli attori sono da una parte i genitori, la madre in primis che vuole godere del successo sociale, e infine la figlia che come tutti gli adolescenti sogna la libertà ed è preda dei turbamenti fisico-emotivi.
Lo scontro fra le diverse esigenze avverrà al momento della organizzazione del ballo da cui la giovane viene da subito esclusa.
Nonostante la carognaggine infantile della ragazza non ho potuto fare altro che parteggiare per lei gioendo della sua vendetta.
Del resto come non detestare i due genitori che seduti al tavolo della cucina fanno la lista degli invitati più utili, conosciuti in vacanze appositamente pianificate per conoscerli. Un ritratto di borghesi piccoli-piccoli con aspirazioni troppo grandi per loro. Un ritratto che ripercorre il rapporto conflittuale di I.N. con sua madre.
Non si può non pensare al rapporto conflittuale madre-figlia della N.
mauhey - 20/05/2013 16:09
Nel profluvio di testi dell'autrice che ha distanza di 60 anni dalla morte emerge ora grazie all'azione della figlia, questo racconto breve è particolarmente interessante. Protagonista è una famiglia di arricchiti desiderosa di essere accolta nei salotti che contano della società francese. Gli attori sono da una parte i genitori, la madre in primis che vuole godere del successo sociale, e infine la figlia che come tutti gli adolescenti sogna la libertà ed è preda dei turbamenti fisico-emotivi. Lo scontro fra le diverse esigenze avverrà al momento della organizzazione del ballo da cui la giovane viene da subito esclusa. Nonostante la carognaggine infantile della ragazza non ho potuto fare altro che parteggiare per lei gioendo della sua vendetta. Del resto come non detestare i due genitori che seduti al tavolo della cucina fanno la lista degli invitati più utili, conosciuti in vacanze appositamente pianificate per conoscerli. Un ritratto di borghesi piccoli-piccoli con aspirazioni troppo grandi per loro. Un ritratto che ripercorre il rapporto conflittuale di I.N. con sua madre. Non si può non pensare al rapporto conflittuale madre-figlia della N.