Thomas di Hookton, il valoroso "arciere del re", è sopravvissuto alla battaglia di Crécy per accogliere la missione che il suo sovrano ha in serbo per lui: la ricerca della reliquia più importante della cristianità, il cui possesso può garantire l'immortalità e l'invincibilità, quel Santo Graal che forse in passato è stato custodito proprio da suo padre. La sua missione lo conduce nell'Inghilterra del nord, devastata dal conflitto con gli scozzesi, poi nel villaggio natale, tra le rovine della casa che lo vide bambino e infine al di là della Manica, dove Thomas ritorna cedendo al richiamo della battaglia. Ma c'è qualcuno che lo sta seguendo, nemici spietati che uccidono e torturano.
Bernard Cornwell nasce a Londra il 23 febbraio 1944 ed è stato uno scrittore di programmi televisivi di successo della BBC poi passato alla letteratura, divenendo uno dei più grandi produttori di romanzi storici e di avventura.
Il padre di Cornwell era un pilota dell'aeronautica canadese mentre la madre era un membro della Women's Auxiliary Air Force. Fu adottato dalla famiglia Wiggins ma dopo la morte del padre adottivo decise di riprendere il cognome della propria madre naturale: Cornwell. È riuscito a incontrare il padre naturale solamente nel
Dalla Scozia alla Francia, tra campi di battaglie, saccheggi, assedi e inseguimenti navali, tra lutti, dolori e amori, Thomas cerca la verità sul suo passato. Una storia incredibile, mai pesante e da cui ci si sente totalmente coinvolti, inserita in un contesto storico magnificamente costruito, caratterizzata da una narrazione molto vivida.
Come al solito le battaglie dellautore sono semplicemente avvincenti, soprattutto quella finale e ancora di più quella iniziale. Infatti, sono rimasto particolarmente affascinato dallintera ambientazione scozzese (o per meglio dire nord inglese) e quindi dalla Battaglia di Durham.
Come nel primo ci sono diversi personaggi, tutti molto approfonditi, e fra quelli nuovi spicca il giovane Robbie. Inoltre, ed è incredibili, in questi libri anche i personaggi marginali hanno uno spessore unico.
Cornwell è tra i migliori scrittori di romanzi storici che abbia mai letto. Con la sua penna sembra veramente capace di riportarci nei campi di battaglia e nelle terre devastate della Guerra dei Centanni.
Anche questa volta la casa editrice ha voluto cambiare il titolo, cosa di per se fastidiosa, ma almeno per il primo ne hanno scelto uno sensato. Una volta terminato questo volume viene da chiedersi: che senso ha Il cavaliere nero?
Ancora una volta apprezzata la nota storica.
Alessandro - 05/05/2018 09:06