Manca una settimana a Natale quando la dottoressa Kay Scarpetta viene invitata a una trasmissione della CNN per far luce sul caso Hannah Starr, multimiliardaria scomparsa nel nulla. Nel corso della trasmissione riceve un'inquietante telefonata da un ex paziente del marito, lo psichiatra Benton Wesley. Quella stessa sera, tornata a casa, un pacco anonimo l'aspetta in portineria, e il suo contenuto potrebbe essere una bomba. Qualcuno la sta minacciando, o peggio, qualcuno sta cercando di ucciderla, qualcuno che vuole distruggere il presente che con tanta fatica Kay è riuscita a costruirsi. Una minaccia che affonda le sue radici nel passato della dottoressa e delle due persone che le sono più vicine: Benton e Lucy. In Scarpetta factor la maestra del thriller forense Patricia Cornwell riunisce in una New York imbiancata dalla neve tutti i personaggi che hanno reso i suoi libri bestseller internazionali. E con grande abilità interseca l'intricata vita di ognuno di loro con un complicatissimo caso di omicidio, per regalarci un nuovo, agghiacciante capitolo della vita della dottoressa Scarpetta.
A me invece è piaciuto, un buon regalo per gli appassionati del genere.
Il fattore Scarpetta
Anonimo - 21/11/2010 18:31
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Concordo in pieno con gli altri commenti: farraginoso, pesante, inconcludente. Eppure ho letto altri 4 libri, ma un po' di tempo fa, e non ricordavo che la scrittice fosse così pesante. Mi sembra che a tutti i costi debba raggiungere le 400 pagine quando, invece, ne bastavano 100 per risolvere tutta l'indagine. No mi spiace sono deluso e non mi è piaciuto.
Il fattore Scarpetta
Anonimo - 28/09/2010 14:27
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Pesante!
La Cornwell mi è sempre piaciuta e nonostante gli ultimi libri ho continuato imperterrita a "bramare" ogni sua nuova uscita.
In questo caso però concordo che negli ultimi libri, e soprattutto in questo, si è persa per strada l'atmosfera che contraddistingueva i suoi romanzi a favore di un continuo rivangare nel passato che distoglie l'attenzione del lettore, e soprattutto non aiuta certo a far apprezzare il romanzo proprio a quelle persone che leggono l'autrice per la prima volta senza saper nulla dei personaggi...speriamo nel prossimo.
Il fattore Scarpetta
Anonimo - 31/08/2010 15:03
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Patricia Cornwell dopo una serie di libri deludenti, sembrava avesse ripreso la retta via con "Kay Scarpetta", purtroppo però con "Il Fattore Scarpetta" siamo ripiombati nel baratro che era iniziato con Calliphora. I personaggi principali che ormai conosciamo si muovono attraverso una trama frammentata, a tratti irritante e priva di logica. Le atmosfere della sala autopsie, che la Cornwell ha sempre padroneggiato e reso convincenti si riducono a qualche capitolo iniziale, per poi svanire completamente a favore di una seconda vicenda che occupa l'intero libro con personaggi creati per "allungare il brodo" e che hanno la stessa consistenza del suddetto, e che agiscono in maniera assolutamente illogica senza che la Cornwell si degni di spiegare il perché delle loro azioni. Il peggio però arriva nelle ultime 30 pagine dove la conclusione affrettata e puerile lascia perplessi..a anche un po' amareggiati.
Il fattore Scarpetta
Anonimo - 20/08/2010 22:46
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Come definire questo thriller? Bè, bisogna ammettere che la Cornwell non sbaglia un colpo. Tuttavia, bisogna anche dire che forse è un po' troppo pesante, ma a livello di argomenti. La trama è ben articolata e ricca di suspance. Pete Marino, Lucy e Benton sono inimitabili, e Kay Scarpetta è unica! Concordo con il patologo forense, e tu, se i libri di Patricia non ti piacciono non li leggere. Giovanni D., critico letterario.
Il fattore Scarpetta
Anonimo - 18/08/2010 14:14
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Se è uno dei libri più belli che abbia letto vuol dire che ha letto solo questo, non può assolutamente metterlo al confronto dei primi libri che parlano della Scarpetta e che l'hanno fatta amare immensamente, ma sono purtroppo irripetibili.
Il fattore Scarpetta
Anonimo - 06/08/2010 21:45
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Uno dei più bei libri che abbia mai letto in vita mia. E lo dico io che ho cinquantaquattro anni. La Cornwell non si smentisce mai, e penso che "Il Fattore Scarpetta" sia uno dei migliori. Ricco di suspance. Ricco di argomenti che costituiscono problemi al giorno d'oggi. Il personaggio di Kay Scarpetta è inimitabile. Non come quella Tempe Brennan della Reichs, che non ha né capo né coda come personaggio. Sono un patologo forense, e lavoro presso l'ufficio di medicina legale della mia città. Chi afferma che questo libro sia brutto, vuol dire che non capisce un tubo di thriller. Andate a leggere le storielle della Reichs! E lasciate in pace una maestra come la Cornwell.
Il fattore Scarpetta
Anonimo - 02/08/2010 15:42
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Penso che sia uno dei più brutti libri che abbia scritto. Gli altri li ho divorati in un secondo ma questo era davvero molto pesante!
Anonimo - 16/12/2010 14:48
Anonimo - 21/11/2010 18:31
Anonimo - 28/09/2010 14:27
Anonimo - 31/08/2010 15:03
Anonimo - 20/08/2010 22:46
Anonimo - 18/08/2010 14:14
Anonimo - 06/08/2010 21:45
Anonimo - 02/08/2010 15:42