"Colette pubblicò questo romanzo a puntate su ""Le Matin"". Ma, quando il direttore si accorse che i due protagonisti, la qundicenne Vinca ""dagli occhi color pioggia di primavera"" e Phil, il sedicenne suo compagno di infanzia, procedevano impavidamente, attraverso gelosie e dispetti, verso la scoperta del sesso sul corpo dell'altro, sospese le pubblicazioni. Così un'aura di scandalo circondò fin dall'inizio questo libro, forse il più popolare di Colette. Ed era proprio la stupefacente precisione di Colette a scandalizzare, la sua capacità di concatenare le sensazioni, ricostruendo momento per momento, con un'ariosità febbrile, la trasformazione di due bambini che per hanni hanno giocato assieme in due giovani amanti che evocano il 'miracolo laborioso' del possesso."
Mai sottrarsi ad un primo giudizio...il libro 'Grano in Erba' testo sull'amore puro, innocente e impavido, un libro che parla da solo di quanto sia impossibile donare un gesto se pur timido all'ombra di uno scoglio e cresecre nel nome dell'amore quello eterno, promesso... Colette con la sua penna-pennello fa un ritratto indiscutibile sull'amore adolescenziale con spaccati di immenso contrasto cromatico... una storia che perde il suo ripetersi alla terza lettura... io lo amo e lo consiglio a chi ha un bisogno d'amore romantico
Il grano in erba
Anonimo - 09/07/2003 02:01
1/
5
Ripetitivo nella descrizione degli ambienti, rasenta la noia come storia. Piatto sotto l' aspetto narrativo. Sembra che chi scrive voglia sforzare, allungare la storia, come un brodo talmente allungato che non sa più da nulla. L'ultimo capitolo interminabile.
Si presenta bene all' impatto, ma dura il tempo del primo capitolo; di erotismo ci sono tracce al microscopio.
Ufficium Litterarum - 29/01/2013 11:07
Daniele Bertoni - 13/02/2005 17:31
Anonimo - 09/07/2003 02:01