"Giano ha cento anni e ha deciso di sedersi sotto un nespolo a contare i giorni senza più cedere alle tentazioni mondane. Gli sembra una decisione assennata e adeguata alle circostanze. Non farà nulla e lascerà vagare i suoi pensieri come nuvole oltre il fogliame.[...]." Queste pagine possono essere lette come un diario o come un delirio, una narrazione dove si confondono realtà e immaginazione, passato e presente, eventi gravi e futili. Si direbbe che l'autore abbia voluto concludere il discorso dei suoi scritti precedenti esaurendo in una specie di trilogia un'esperienza di vita.
Ritengo "Il nespolo" un autentico capolavoro. Si tratta di un libro a cui la componente autobiografica riesce a conferire una forza espressiva sorprendente, che si realizza in una scrittura raffinatissima, elegante, esatta, assolutamente esatta nella profondità dei significati. Leggerlo non solo fa bene allo spirito, alla sensibilità, ma arricchisce,poichè si tratta di un libro che ci passa davanti con le sue poche pagine, ma che lascia una scia impalpabile di riflessioni e messaggi che rapiscono i pensieri del lettore. Consiglio chiunque di leggere il libro e di scoprire,poi, le altre opere dell'Autore.
Anonimo - 14/05/2001 00:00
Ritengo "Il nespolo" un autentico capolavoro. Si tratta di un libro a cui la componente autobiografica riesce a conferire una forza espressiva sorprendente, che si realizza in una scrittura raffinatissima, elegante, esatta, assolutamente esatta nella profondità dei significati. Leggerlo non solo fa bene allo spirito, alla sensibilità, ma arricchisce,poichè si tratta di un libro che ci passa davanti con le sue poche pagine, ma che lascia una scia impalpabile di riflessioni e messaggi che rapiscono i pensieri del lettore. Consiglio chiunque di leggere il libro e di scoprire,poi, le altre opere dell'Autore.