"Apparso per la prima volta in volume nel 1932 col titolo ""Ces plaisirs..."" (""quei piaceri che chiamiamo, alla leggera, fisici"") e poi riproposto nel 1941 in una versione ampliata, ""Il puro e l'impuro"" è, insieme a ""Chéri"", il solo libro al quale Colette, solitamente assai severa nei confronti delle proprie opere, riservasse una speciale predilezione. Forse per la sua genesi tormentata o forse per la sua natura ambigua e scandalosa: ""non si può definirlo un romanzo. Va a rivangare vecchie storie d'amore, affronta amori unisessuali""."
ho letto tantissimi libri cercando quello stile diverso, quel modo di raccontare fluido che stava bene nella mia testa...colette scrive in una maniera sublime,leggere questo libro mi ha quasi commossa, non proprio per la storia (non per minimizzarla,ma perchè le credo!) quanto per la scorrevolezza del linguaggio DIVERSO dal comune...è stupenda come le sue opere!
Il puro e l'impuro
Daniele Bertoni - 07/02/2005 16:58
4/
5
Se Colette non avesse scritto questo libro, probabilmente non sarebbe stato possibile conoscere Colette... un libro che narra di amori che si incrociano, tra purezza e impurità con un tale ritmo da sembrare sul set di un film... ci sono questi personaggi femminili, che sembra abbiano tutti il volto della scrittrice... ma modificati nel momento della scena, per il ruolo da celebrare... questo libro è una celebrazione, un incantevole intervallarsi di ciò che deve o non deve essere fatto in amore...nella vita.
marilù - 12/10/2006 17:57
Daniele Bertoni - 07/02/2005 16:58